Estratto da IL DEMONE DELLO SPECCHIO. The Unleashing . Orpheus saga vol.2
- Diana Mistera
- 18 ago 2021
- Tempo di lettura: 1 min
(...) Comparve, dal punto dove le ombre si erano ritirate, un nuovo officiante. A differenza degli altri aveva la tunica rossa e lunghi capelli biondi uscivano dal cappuccio. Gli occhi erano blu come dei cristalli. Sulla fronte si intravedevano dei simboli tatuati. Gli occhi da blu cristallini quali erano, appena giunse di fronte all'altare, divennero neri, proprio come quelli di un demone. Fu in quel momento che Orpheus capì che erano nuovamente in pericolo e si sentì gelare. Il tatuaggio che aveva all'inguine iniziò a bruciare.
(…) “La donna che vedi in rosso è Babalon, la sposa di Nemoch, e come tale immortale.” continuò Orpheus, il viso ancora segnato dal dolore.
La donna aveva in una mano un secondo calice: era dorato, intarsiato di pietre preziose, molto ma molto più antico del calice d'argento da cui Stephan aveva bevuto il sangue di Nemoch, ed un enorme spada nell'altra mano, che puntò al cuore di Stephan. Dopo aver immerso la punta nel sangue contenuto nel calice, la poggiò sulla testa di Stephan ed iniziò a tracciare sulla sua fronte
gli stessi simboli che aveva lei, e con una voce ultraterrena disse:
“Ti purifico con il sangue e ti battezzo con il fuoco.”
(...)

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