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Chi sono?

Stavo guardando le entrate del blog, e tutta presa come ero dal pubblicare gli estratti dei miei lavori,non ho pensato che magari, chi passa di qui vorrà anche sapere chi sono, da dove vengo...

Ecco iniziamo da questo, da dove vengo? Siamo tutti polvere di stelle, quindi a livello metafisico non so di preciso da quale parte dell'Universo provengo, sono caduta su questo pianeta come tutti voi.

Spostandoci ad un livello più pratico, nasco il 7 Febbraio del 1972 a Roma, vivo ad Hämeenlinna, in Finlandia, dal 2003.

Mio padre era italiano, lui é tornato alle stelle 6 anni fa, e mia mamma é inglese e vive al momento in Cornovaglia con mio fratello Jack, bé Jack non é come lo chiamavamo prima del divorzio dei nostri genitori, si chiamava Alessandro.

Ci trasferimmo a Torrita quando avevo 4 anni. In quel periodo si andava ancora all'asilo dalle suore, e il mangiare ce lo portavamo da casa nel tegamino, che mettevamo sul termosifone nella grande cucina, e ce ne era uno solo, per mantenerlo caldo, e lo tenevano al minimo, quindi vi ho detto tutto...

Non sono mai andata d'accordo con le suore, e questo dice già tanto. Non mi piaceva fare quello che ci dicevano di fare, perché cercavano in ogni modo di farci entrare in quella scatola predisposta da non so chi, e fin da piccola io in quella scatola non ci sono mai riuscita ad entrare, sarà che sono nata di 7 mesi, una scatola del tutto diversa fin dal mio primo respiro...

Delle scuole elementari ricordo poco, se non che abbiamo dovuto fare il programma di 4 anni di matematica in 2 e di conseguenza l'inizio del mio primo trauma: la matematica.

Ero più portata per i temi, per i disegni, amavo scrivere racconti fantastici già alle elementari, un paio di volte furono pure letti alla classe.

Le scuole medie furono difficili per me, ero considerata strana, proprio per il discorso della scatola che accennavo prima. Avendo nonni e zie inglesi, passavo le mie vacanze estive con loro, ci alternavamo, a volte andavamo noi in Inghilterra a volte venivano loro, e portavano mille e mille regali, fra cui i vestiti, che erano completamente diversi da quelli che indossavano le mie coetanee. Io avevo il kilt, avevo i pizzi, i pantaloncini alla zoava come li chiamava a quei tempi la mia nonna italiana.

Io visitavo con mio padre Portobello Road, dove ricordo era un enorme negozio di giocattoli dove andavamo sempre. Ed il pranzo lo facevamo al ristorante Topo Gigio, che era il ristorante italiano per eccellenza, in quella famosa strada. Era il nostro giorno, la nostra tradizione, ed io ero felicissima di mantenerla.

Facevo cose che i miei coetanei non facevano e quindi mi vedevano strana, e le scuole medie sono state terribili da questo punto di vista perché sono stata bullizzata, e ho sofferto tanto anche se lo nascondevo bene, e ascuola ero piuttosto chiusa.

Mi prendevano in giro per il mio nome: Diana, per la mia passione nei confronti degli Alphaville e di Marian, che scoprii a 13 anni, per la mia passione per la musica in generale. Sono stata la prima Duraniana a Torrita, sono stata la prima ad indossare rossetto viola, pizzi neri e smalto nero nelle unghie quando i goth, nel piccolo paese non sapevano neppure chi fossero, o i punk; questo mi ha isolato un bel po', oltre al fatto che in quel periodo vivevamo in campagna e non al centro di Torrita. Grazie alla musica degli Alphaville, all'amore per ' Marian Gold, iniziai a scrivere e leggere tanto. Avevo amici di penna in giro per il mondo. Ogni giorno mi arrivavano lettere, e quelle lettere mi hanno aiutato a sentirmi meno sola. In quelle lettere riuscivo ad essere me stessa. C'erano lettere che aspettavo con più impazienza di altre , ma quello che davvero aspettavo con impazienza era il Moonpaper, la fanzine del Moonoffice, il fan club ufficiale degli Alphaville, dove Marian é sempre stato attivissimo con racconti e poesie sue, o informandoci dei libri che stava leggendo e che stavano influenzando la sua composizione dei nuovi brani, e ovviamente andavo subito a cercare i libri che suggeriva lui. Questo innescò la mia passione per la lettura e la scrittura e le mie prime pubblicazioni, in inglese, lette e corrette da mia mamma, le ho avute proprio nel Moonpaper.

Cosí iniziai a scrivere racconti...

Le poesie iniziai a scriverle ispirandomi alle canzoni che sentivo, per lo piú quelle degli Alphaville.

Per uscire fuori come poeta ho aspettato il 2001.Inizia a far leggere alle amiche strette le mie poesie in questo periodo, poesie di ambientazione e sigillo gotico.

Sono sempre stata insicura sulle mie poetnzialitá, mi ci é voluta una bella spinta per farmi sentire da un pubblico piú ampio delle amiche di infanzia.

Sono stata fortunata a trovare persone che hanno creduto in me, pronte a supportarmi, soprattutto qui in Finlandia, dove la mia produzione poetica é prolifera.

La musica, l'interesse per il paranormale, i libri, il cinema, il teatro, sono le mie passioni.

Sono sensitiva, sono empatica, sono lunatica...ma queste cose che ho elencato sopra, mi ha fatto arrivare ad essere quella che sono oggi.

Amo il contatto con la Natura. Leggo i tarocchi, sono in contatto con angeli e guide, e sono nel percorso di fiamma gemella da un paio di anni, anche se ultimamente mi sono allontanata dal collettivo, io ho una mia testa, e vivo questo percorso di fiamma in modo completamente diverso da come lo vivono nel collettivo e devo dire che non mi sono smentita neppure su questa cosa, ho preso il sentiero più difficile, perché ho deciso di farlo in solitudine.

La passione per il paranormale mi ha portato ad interessarmi di magia, a studiare il potere di cristalli e pietre e ovviamente anche se non indosso piú tante reti e pizzi neri, o corsetti, l'anima goth esiste ancora e l'amore per i vampiri pure: scorrono nel sangue...

La mia autrice preferita e che considero anche un Mentore per me, é la regina dei vampiri: Anne Rice.

Ma i miei interessi spaziano, amo anche la beat generation, i lake poets, Shakespeare, Baudelaire, Poe, Keats.

Amo sia Percy Bysshe Shelley che Mary Shelley, adoro Oscar Wilde.

Mi piace moltissimo anche Neil Gayman, Dan Brown e Paulo Coelho insomma come avete capito spazio un po' su tutti i generi, tranne che il rosa e l'erotico. Questi ultimi non riesco proprio a leggerli e ne tanto meno a scriverli.

Cosa scrivo?

Ultimamente scrivo poco a dire il vero, e mi dispiace, sono un paio di anni che ho il blocco dello scrittore nonostante abbia tre romanzi iniziati. Il mio genere é il gothic paranormal fantasy, sia nei romanzi che nelle poesie.

Amo fare introspezione in entrambi i casi, e piano piano mi sto sbloccando.

Non mi metto fretta perché devo guarire quello che ho da guarire prima di riprendere a scrivere, e sono sicura che quando lo farò, succederà perché sono pronta a tornare.

Adesso sapete un po' più di cose su di me...la prossima volta parliamo di ...cinema...






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